Snuff: pornografia allo stato impuro (Gallery seconda parte)

FERAI TEATRO presenta:

SNUFF: PORNOGRAFIA ALLO STATO IMPURO

sabato 17 marzo 2012, Piccolo Auditorium, Piazza Dettori, Cagliari

tutti i giorni dalle 17 alle 20 (mercoledì e venerdì anche dalle 10.30 alle 13.30)al Piccolo Auditorium di Piazzetta Dettori inizia la vendita dei biglietti di SNUFF!

info e prenotazioni 3492380281 – feraiteatro@gmail.com

foto di Chiara Eys

Umido

courtneylove789

Notte bollente, in tanti sensi.

Doppi sensi.

Sensi unici.

Sensi vietati.

Sensi alternati.

Sensi alterati.

Alterazioni mentali.

Il mio corpo sta cambiando, reagisce molto in fretta e drasticamente al training quotidiano a cui lo sottopongo e ha delle reazioni bizzarre. Non posso rivelare tutto quanto, ma lascio immaginare. Tanto c’è chi lo fa comunque. Sono come tu mi vuoi. Come tu mi vuoi. Na na na na na. La paura del cambiamento sta diventando una forza, riscopro forme e linee che non avrei sperato di ritrovare in cosi poco tempo (solo dieci giorni) e acquisisco una enorme sicurezza. Un’arma. Bang.

Foto http://hedislimane.com/diary/

Desperate Dandy e Andreina

desperateSi, Andreina ha sempre ragione.

Lei è una persona fantastica, ha un entusiasmo che spesso viene frainteso e deriso, invece è tutto ciò che si dovrebbe essere in età matura: saggi ma smaliziati e innocenti. E’ una donna ormai nonna di splendide bambine che sembrano angeli scesi in terra, ma è un tipo che si mimetizza tra quelle pargole, tant’è la sua gioia di vivere e il modo in cui si butta sulla vita. E’ una mia compagna di teatro e l’unica persona, a parte Ga’, che è anche Amica nella vita. E dire che Amici ne ho proprio pochissimi, a teatro c’è solo lei. Lei che mi intercetta al foyer di un teatro, ero bambino e la gente si cagava solo mia madre che era all’apice della carriera. Lei invece mi guarda, mi chiede chi sono e cominciamo a parlare di libri. Lei che mi chiama a recitare per quel teatro (la mia gavetta), lei che mi presenta PFZ, lei che c’è sempre, lei che è una vera Attrice con una professionalità rara, lei che è sbadata come me, lei che mi dà sempre saggi consigli. Unica.

Perché ha sempre ragione? Potrei elencare all’infinito, ma mi soffermo sull’ultima sua telefonata, poco fa, di primo mattino. Suonava più o meno così:

“Abbello che c’avevi ieri alle prove? Mi sembravi stanco, stai facendo troppe cose, perché non ti riposi un po’? Mi permetto di farti da vicemamma, lo sai che c’abbiamo un rapporto io e te…dai ciao ciao”

Così, senza lasciarmi spazio alla risposta, una discrezione che ho sempre ammirato e subito fatto mia. Quel te-lo-dico-perché-ti-voglio-bene-ma-non-sono-cazzi-miei che adoro. Ecco, per questo Andreina ha ragione. E sarà perché è l’ennesima volta, sarà perché quando ho risposto ero fresco come un pesce crudo fuori dal frigo per tre settimane, mi sono commosso. No, non ho pianto, mi sono commosso dentro, che è ancora più profondo come concetto. Inesplicabile.

Invece ho pianto l’altro giorno. Guardando la settima puntata della terza serie di Desperate Housewives, titolata “Bang”, in cui moriva un po’ di gente e Mary ALice Young compariva nei sogni di Lynette Scavo. E io giù a piangere come un vitello. Si, Andreina ha sempre ragione: sono troppo stanco.