Ieri era primo aprile, ma anche il giorno di pasquetta 2013. Una giornata apparentemente banale, ma che in realtà ci ha insegnato dieci cose. Le ordino a vanvera, così come mi vengono.
Oggi abbiamo imparato che:
- …non bisogna mai lasciare la macchina accesa per un giorno intero: poi la batteria si scarica, la macchina non si accende e dopo una giornata di baldorie si dorme tutti insieme perché non posso riaccompagnare la gente a casa;
- …un bicchiere ogni tanto ti porta sempre sul filo della sbronza e come dice “quell’Ilaria Rota lì” (cit.) è facile confondere insulto e complimento;
- …il gioco delle domande a caso (ognuno scrive un tot di domande, le si mette tutte insieme e si pesca a turno per poi rispondere con estrema sincerità) è più divertente e imbarazzante se si parla di sesso;
- …al pesce d’aprile non crede più nessuno a parte Scardigli che si ritrova per cinque minuti in una casa dove tutti hanno litigato con tutti…’ssschina;
- …non per forza si guarda con nostalgia al passato, quando inevitabilmente si nominano ex fidanzate/i o ex amiche/amici, anzi tutt’altro;
- …quando ti dimentichi il cellulare chissà dove ti stai proprio divertendo;
- …passare ore a guardare programmi di cucina
ti insegna qualcosaserve a credere di aver imparato qualcosa; - …si può mangiare per ore, ma questo già lo sapevamo, eccome;
- …fare il cambio d’abito a metà giornata ti fa sentire meglio e dà un tocco di classe a una giornata altrimenti facile alla sciatteria;
- …quando qualcuno ti chiede “posso raggiungerti” e lo fa e tu senti quella strana sensazione alla bocca dello stomaco che risenti anche ora, solo a scriverlo sul blog, allora sei proprio cotto.