Cos’abbiamo imparato ieri?

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Ieri era primo aprile, ma anche il giorno di pasquetta 2013. Una giornata apparentemente banale, ma che in realtà ci ha insegnato dieci cose. Le ordino a vanvera, così come mi vengono.

Oggi abbiamo imparato che:

  1. …non bisogna mai lasciare la macchina accesa per un giorno intero: poi la batteria si scarica, la macchina non si accende e dopo una giornata di baldorie si dorme tutti insieme perché non posso riaccompagnare la gente a casa; britfacials8
  2. …un bicchiere ogni tanto ti porta sempre sul filo della sbronza e come dice “quell’Ilaria Rota lì” (cit.) è facile confondere insulto e complimento;
  3. …il gioco delle domande a caso (ognuno scrive un tot di domande, le si mette tutte insieme e si pesca a turno per poi rispondere con estrema sincerità) è più divertente e imbarazzante se si parla di sesso;              lol
  4. …al pesce d’aprile non crede più nessuno a parte Scardigli che si ritrova per cinque minuti in una casa dove tutti hanno litigato con tutti…’ssschina;
  5. …non per forza si guarda con nostalgia al passato, quando inevitabilmente si nominano ex fidanzate/i o ex amiche/amici, anzi tutt’altro;
  6. …quando ti dimentichi il cellulare chissà dove ti stai proprio divertendo;
  7. …passare ore a guardare programmi di cucina ti insegna qualcosa serve a credere di aver imparato qualcosa; 734015_10200665533751002_1703291232_n
  8. …si può mangiare per ore, ma questo già lo sapevamo, eccome;
  9. …fare il cambio d’abito a metà giornata ti fa sentire meglio e dà un tocco di classe a una giornata altrimenti facile alla sciatteria;
  10. …quando qualcuno ti chiede “posso raggiungerti” e lo fa e tu senti quella strana sensazione alla bocca dello stomaco che risenti anche ora, solo a scriverlo sul blog, allora sei proprio cotto.

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Mantra.

Ci sono momenti della vita in cui ti fai tante domande.

Momenti in cui non sempre la risposta è a portata di mano.

Situazioni in cui il futuro non è chiaro perché il passato fa male. E quindi il presente è congelato.

Periodi della vita in cui, dopo aver toccato il fondo, inizi a risalire, ma hai paura, paura da matti, perché sai che al 100% tutto andrà meravigliosamente bene.

Ecco, in questi momenti, nella situazione che vivo, in questo periodo, l’unica cosa che penso, l’unico mantra che mi ripeto, la cosa che mi spinge è una e una soltanto:

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11 domande

Raramente faccio giochi e giochetti on line, tanto meno sul blog. Questo credo sia il primo. Ma tant’è…ecco le 11 domande fatte dal blogger (e mio amico su facebook) Pier(ef)fect. Lo faccio perché è un gioco carino, mette in luce certe cose, è una cosa che mi va, ok?

  1. Qual è la tua fobia ( se ne hai)?
    I carciofi, mi fanno ribrezzo, non posso neanche guardarli e nemmeno sentirne l’odore (la puzza) quando sono cotti. E mia madre dice che nei 9 mesi in cui stava per mettere al mondo Rosemary’s baby i carciofi erano sempre nel suo menu.
  2. Qual è il tuo ultimo acquisto?
    Sto sistemando il cortile della mia casa (una roba metaforica, ma mica tanto), per cui ho acquistato piante aromatiche e esteticamente belle. Fosse per me non farei altro che spendere e spandere, ho le mani bucate.
  3. Quale città vorresti visitare ma non puoi?
    Ora come ora non posso perché non ho tempo (dato il lavoro) ma credo di poter visitare qualunque città io voglia (che domanda è Pier?!). Ma i primi di luglio metto due stracci in borsa e parto con la mia metà in una capitale europea (che per vari motivi tengo per me finché non torniamo).
  4. Qual è il tuo telefilm preferito di sempre?
    Solo uno? Impossibile…ok ci provo…”Six Feet Under” perché mi è piaciuto sempre, in ognuna delle 63 puntate. E che dire poi del finale? Gli ultimi 6 minuti e trenta secondi più belli di sempre. Eccoli cliccando qui (essendo un finalissimo di serie non guardatelo per non avere spoiler e sappiate che ve lo godete molto di più dopo aver visto tutte le puntate…in sostanza: fidatevi di me).
  5. Quale cibo mangeresti fino a vomitare come Linda Blair?
    Sono sempre a dieta, da sempre. Per cui qualunque cibo, tranne i carciofi (vedi punto 1). Dovendo scegliere qualunque cosa sia coperta di ketchup.
  6. Quale programma tv ti da i nervi ?
    Preferirei rinunciare a un testicolo piuttosto che guardare per più di cinque minuti le brutte facce (e relativi programmi stomachevoli) di Barbara D’Urso, Paola Perego, Lorena Bianchetti e Massimo Giletti. Dovendo scegliere butto dalla torre il programma Pomeriggio 5.
  7. Per quale canzone sei in fissa nell’ultimo periodo?
    Sto ascoltando come uno scemo una canzone che si chiama Ta bellu su dominigu di Rossella Faa, cantante sarda. La storia è quella di una quarantenne semplice che prega semplicemente Santa Filomena per trovar un semplice marito. Lo trova una semplice domenica in chiesa, nel semplice Francesco (“che si chiama come il Santo e come tutti i Santi ha gli occhi bellissimi“) e da quel momento in poi vive con lui una vita semplice, in cui “la domenica è bella cucinando il sugo e lui accanto a lei che si lava i piedi“. La semplicità di un amore, la bellezza delle piccole cose, una musica stupenda, una voce che trasmette gioia.
  8. Sei fidanzata/o? Non ci sto provando, solo per fare un po’ di gossip.
    Sono fidanzato.
  9. Per cosa utilizzi principalmente i social?
    Ne uso solo uno: Facebook. Ho la gestione di tre profili, uno personale con un nome finto e 46 amici veri, uno di facciata lavorativa con il mio nome vero e 2725 amici per lo più estranei, uno della mia compagnia di teatro con 4957 contatti. Twitter non mi intriga, lo trovo un mezzo per presuntuosi, Tumblr lo uso poco ma mi piace assai viverlo da osservatore.
  10. Quale colore pensi ti faccia sembrare un cadavere in vacanza?
    Indubbiamente la sfumatura verde-turchina che mi contraddistingue nei periodi di forte stress. Per fortuna imparo a gestirmi sempre meglio e sto sempre meglio nonostante lavori sempre di più.
  11. Qual è il peggior regalo che hai ricevuto?
    Le 1349 penne per la mia laurea. Ancora mi incazzo. Ma io dico: perché regalare una penna costosissima a un ventiduenne che usa (e vuole usare) solo la penna bic nera e al massimo quella blu? Regalami soldi oppure, visto che sei invitato alla mia laurea vuol dire che un po’ mi conosci, regalami libri, Gosh!

10 ipotesi su Pamela Anderson:

CosaavistoPamelaAnderson1. Sta guardando una vecchia puntata di Baywatch;

2. Sta guardando uno specchio;

3. Scopre che il cono gelato che sta mangiando è al gusto fondotinta;

4. Sta dormendo durante una pausa sul set;

5. Sta avendo un’esperienza extra corporea e la sua anima è dentro di lei;

6. Ha scoperto che nessuno la considera più un sex symbol;

7. Sta giocando a “un, due, tre, stella!”;

8. Le stanno dicendo che deve rimettere il costume rosso sgambato per un remake di Baywatch;

9. Sta interpretando una scena drammatica al massimo delle sue capacità espressive;

10. Sta imitando Manuela Arcuri.

Misteri della vita.

Certe cose non accadono per vanvera

fs1Stamattina mi sono svegliato e aprendo la mia pagina di Facebook ho visto che mia sorella mi ha inviato un gift, un regalo. Lo “scarto”: è Maria de Filippi.

Ieri c’era la cena col cast di Mercante di Libertà, e con il regista e il presidente della compagnia, abbiamo ricordato i bei vecchi tempi, per accorgerci e dirci che è meglio ora, che ci si evolve con gioia e intraprendenza, che è stato bello quello che abbiamo raggiunto insieme, ma quello che stiamo facendo qui e ora e quel che stiamo progettando per il futuro è sempre meglio. Così’ è bello ragionare: chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato…

Ho lavorato per un mese alla preparazione della messa in scena di uno spettacolo, di cui la locandina sarebbe dovuta essere questa qui al lato, invece mi hanno stoppato per motivi di ordine pubblico. Lo spettacolo sarebbe stato troppo. Troppo. Quindi ho piacevolmente e felicemente “ripiegato” su un altro testo: Processo a Gesù di Diego Fabbri. Mica cotica.

Certe cose non accadono per vanvera. No.

E spesso la domanda è: ma perché? Il destino è una parte fondamentale dell’esistenza, insieme all’autodeterminazione del prorpio percorso. Ritengo che ogni uomo si fa da solo, ma a tutto c’è un senso e un significato.

Mi sono trovato talmente tante volte nel posto giusto al momento giusto, che ci credo. Anche se non capisco perché mia sorella mi abbia regalato Maria de Filippi su feisbuk.

Boh.

That’s life, e così sia.