Baratto teatrale

2820894010_a48c8c6a8fFino al 7 settembre non ci sarò. Stacco dal mondo per rifugiarmi in due paesi arroccati: Mandas e Gesico, posti di grande tradizione e di antica memoria, in cui porteremo in scena due spettacoli del Baratto Teatrale: Air Can Hurt You e El Hombre mas cercano a Dios. Questi due paesi ci hanno fortemente voluto per mettere in scena i nostri spettacoli che già da un anno e mezzo fanno parte di noi.

Il Baratto teatrale non prevede uno scambio economico, ma solo la possibilità di allestire delle performances e di avere in cambio le reazioni del pubblico. Semplice o difficile che possa sembrare o essere, è un’esperienza che l’anno scorso ha dimostrato ciò che volevamo confermare, ossia che nel ventunesimo secolo, il teatro può avere ancora la sua funzione primaria di trasmettere e creare qualcosa.

Nulla a che vedere con borderò teatrali (incassi di una serata, separati dal diritto di autore e dalle imposte. È il documento che controlla la SIAE, la Società Italiana degli Autori, che lo firma attestandone la regolarità) e rimborsi spese, solo ed esclusivamente l’espletamento del bisogno di dire qualcosa e di reagire a quel messaggio. Senza dare risposte, ma ponendo domande, l’amoralità del teatro crea una coscienza critica verso se stessi, un auto analisi che non è paranoia, bensì consapevolezza. Certo, non sempre i risultati sono confortanti, ma chi davanti ad uno specchio può dire di essere rimasto soddisfatto di ciò che ha visto?

Ci vediamo il 7 settembre, non fate i bravi, non vi divertireste come me.

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